Capita che alcuni imprenditori abbiano qualche resistenza nei confronti della formazione, considerandola un eccessivo investimento di tempo e di energie produttive da parte dei propri dipendenti, oppure un costo aggiuntivo per l’organizzazione.
Niente ovviamente di più falso.
La formazione è indubbiamente un investimento, ma basato sul futuro e sulle prospettive di un’azienda. Sicuramente può non essere un costo, basta essere informati sulle possibilità di finanziamento dei percorsi formativi.
Tre solo le modalità per ottenere una formazione finanziata:
– i fondi interprofessionali
– i fondi regionali
– il credito di imposta
Italo Academy mette a disposizione i propri consulenti anche per accedere a queste possibilità.
Si occupa da sempre di accompagnare le aziende verso l’attivazione dei fondi interpersonali, studiando e scrivendo il progetto formativo, sottoponendolo alle parti sociali e presentandolo al fondo scelto.
Nelle offerte Italo Academy per le aziende, per i loro corsi personalizzati o da catalogo, viene incluso anche il servizio di progettazione, erogazione, monitoraggio, gestione burocratica e rendicontazione del finanziamento del corso.
Italo Academy non dedica risorse per l’intercettazione dei Fondi regionali per la Formazione, ormai ridotti solo al 30% a favore delle aziende, contro il 70% a sostegno della riqualificazione dei soggetti inoccupati.
Dal 2022 Italo Academy offrirà consulenza anche sul credito di imposta. Ne parliamo con un esperto: Gabriele Brioschi, fondatore di Arkadia GMA Srl.
«Il credito d’imposta – spiega Brioschi – è uno strumento contenuto nel kit di agevolazioni denominato Transizione 4.0. Prevede un panel di attività formative ben specifico legato proprio alla trasformazione 4.0: digitalizzazione, IoT, utilizzo di strumenti di lavoro evoluti che perseguono la filosofia di Industria 4.0.
I corsi a catalogo di Italo Academy, fortemente focalizzati sulla digital trasformation, rientrano in gran parte nelle caratteristiche richieste.
La formazione 4.0 è legata all’innovazione: ha un focus tecnico ed è finalizzata all’utilizzo dei nuovi macchinari e alla digitalizzazione del processo».
Che spese sono deducibili con il credito di imposta?
«Rientrano nel credito di imposta il formatore, il personale interno (ore uomo di chi partecipa al corso) e le spese dei materiali».
Che caratteristiche deve avere la formazione? Chi possono essere i formatori e come può essere somministrata?
«Possono essere usati come docenti sia risorse interne che esterne. In caso di risorse esterne deve trattarsi di enti accreditati, almeno dotati di certificazione di qualità. I corsi devo essere in presenza o realizzati con piattaforma e-learning».
Cosa si intente con formazione interna?
«Con autoformazione si intendono le competenze trasmesse, in orari specifici e monitorati e trattati come un corso di formazione esterno, da un dipendente dell’azienda. Ad esempio: si fa partecipare ad un corso esterno il responsabile di produzione, sarà poi lui a condurre della formazione dedicata al personale di fabbrica. Il tutto sempre con il supporto di un piano formativo, un’attestazione delle competenze acquisite, la registrazione e la quantificazione delle ore, etc.».
Di che sgravio si parla?
«La quota di agevolazione è del 50% per le piccole imprese, 40% per le medie e 30% per le grandi. Il Credito d’Imposta non è tassato ed è fruibile in compensazione su F24 senza limitazioni in un’unica rata».
Per accedere al credito d’imposta l’azienda deve rivolgersi a professionisti? «Sono agevolazioni di legge. Posso farlo sia come azienda, se ho personale dedicato, sia con il supporto di un consulente esterno. È fondamentale si tratti di formazione che riguardi il processo di sviluppo dell’impresa verso i paradigmi di Industria 4.0».