Formazione Aziendale

Il Curriculum, la mappa delle possibilità


Spesso non ce ne rendiamo conto ma ogni aspetto del nostro curriculum, da ciò che tralasciamo a ciò che inseriamo o enfatizziamo, dice molto di noi.

Se pensiamo che nella maggior parte dei casi è la prima cosa che un potenziale datore di lavoro, reclutatore o partner vede di noi, ci rendiamo conto di quanto sia importante prestare grande attenzione alla sua realizzazione.

Ma il curriculum non è solo uno strumento per cercare lavoro. Può essere anche una grande occasione per fare il punto su “dove siamo arrivati”.

Molto spesso, specie se si lavora da tanti anni in una stessa azienda, ci si dimentica quello che siamo e quante competenze abbiamo.

Compilare il nostro curriculum può diventare un interessante viaggio dentro noi stessi e farci comprendere meglio se il ruolo che ricopriamo, le attività che svolgiamo e se gli obiettivi che ci siamo posti sono davvero quello che vogliamo per noi.

Rifare il punto sulle proprie competenze può aprire il nostro sguardo sulla possibilità di ampliarle, di ridefinire alcune skill, anche in considerazione della trasformazione radicale del mercato del lavoro in cui viviamo.

Ci sono hard skill divenute ormai obsolete, come esistono soft skill, una volta sottovalutate, che stanno diventando di grande importanza nella riqualificazione dei ruoli aziendali.

Esercitarsi nella stesura di un curriculum ci porta a valutare obiettivamente il livello delle nostre capacità e, a volte, ci potremmo sorprendere della nostra preparazione, o anche del contrario, e porci rimedio.

Magari pensavamo di non avere competenze informatiche, perché la nostra formazione scolastica ci aveva portato in altre direzioni, ma l’esperienza acquisita nei ruoli ricoperti ci ha portato ad affinare anche in quel campo una certa dose di problem solving. Allo stesso modo, magari, sopravvalutiamo la nostra conoscenza di una lingua straniera che, invece, utilizzandola poco nella mansione in cui siamo collocati, risulta essere regredita e non spendibile in altri ruoli.

Ovviamente se un curriculum scritto per “ritrovarci” non deve sottostare a formati o richieste specifiche, diverso è se dobbiamo proporre una candidatura per un nuovo lavoro.

Alcune aziende ed enti pubblici richiedono il curriculum europeo che, per via del suo modello completamente standardizzato, non permette particolari personalizzazioni; in quel caso sarà la nostra lettera di presentazione ad aiutarci in una migliore ridefinizione della nostra personalità e competenza.

Diverso è se ci possiamo permettere un curriculum più creativo. Non temete, non è necessario essere graphic designer per crearne uno originale. Esistono siti web quali Canvas, software come Microsoft Word oppure app come Google Docs che ci possono essere di grande aiuto. Ma anche nella scelta del template prendete in considerazione sia chi siete, sia l’azienda a cui vi rivolgete ed il ruolo che ambite di occupare.

Anche la selezione della foto richiede attenzione. A volte, per provare a distinguerci rispetto agli altri candidati, commettiamo l’errore di usare foto poco appropriate, magari scattate in vacanza, o particolarmente simpatiche. Pessima scelta; a meno che non vogliate fare l’animatore turistico, sempre meglio farsi scattare la fotografia in studio da un fotografo professionista. Saranno soldi ben investiti, il risultato sarà curato e permetterà di risaltare per i giusti motivi.

Una volta scelta la cornice è fondamentale selezionare cosa inserire al suo interno.

È importante esaltare le nostre esperienze, le nostre capacità e le nostre competenze, ritagliando un curriculum su misura per ogni situazione.

Le parole d’ordine devono essere chiarezza espositiva, capacità di sintesi e fluidità. Un buon curriculum è conciso ma non scarno, scorrevole e comprensibile, efficace, curato e dettagliato, ma non “pignolo”.

Non limitatevi a dati e competenze, aggiungete informazioni pertinenti anche sul vostro carattere e sulle vostre attitudini, e non disprezzate di aggiungere qualche informazione sui vostri impegni associativi o vostre passioni. Ovviamente tutto nella giusta misura.

Il curriculum vitae è un’occasione che possiamo sfruttare per mostrare i nostri punti di forza e lavorare sui nostri talloni d’Achille.

È sempre il momento giusto per mettersi alla prova e potenziare le proprie soft skill e, quando ci si candida per una nuova posizione lavorativa, diventa più che mai necessario.