Perché il feedback in azienda è così importante?

Il feedback è “quel processo per cui l’effetto risultante dall’azione di un sistema si riflette sul sistema stesso per variarne o correggerne opportunatamente il funzionamento”. Nei processi di valutazione delle performance lavorative, chiamiamo feedback aziendale la restituzione della valutazione stessa. In altri termini, il feedback, positivo o negativo che sia, consiste nel dire alle persone, singoli o gruppi, ciò che pensiamo delle loro prestazioni.
Per la nostra crescita personale e professionale tutti noi abbiamo bisogno di feedback, di un riscontro riguardo alle nostre azioni e comportamenti, perché questo ci aiuta ad aumentare la consapevolezza sulle nostre zone d’ombra di cui siamo meno consapevoli: questo può influenzare i nostri comportamenti futuri.

Certo è che dare dei feedback è una pratica complessa: può avere un impatto emotivo molto forte sull’altro e per questo è importante scegliere le parole giuste, utilizzare un linguaggio – verbale e non verbale – capace di mettere a proprio agio il proprio interlocutore.

Ci si trova impreparati e impacciati nel momento in cui si deve gestire questa responsabilità. In realtà, ancora oggi, quando si sente parlare di feedback si tende erroneamente ad attribuire a questa pratica una connotazione negativa: può venir percepito come segnale di qualcosa che non va, come una critica o un rimprovero finalizzati solo ad evidenziare e puntare i riflettori su un errore commesso.

Cosa tenere a mente nel comunicare un feedback?

  • Essere chiari e obiettivi: è necessario esplicitare cosa si andrà a valutare, quali elementi vengono presi in considerazione e perché proprio questi e non altri. Il disagio associato a un feedback aziendale, spesso, risiede proprio nella mancata condivisione con il destinatario dell’oggetto da valutare.
  • Parlare, ma anche ascoltare: sia esso positivo o negativo, è bene dare spazio all’interlocutore, ascoltare il suo punto di vista, concordare insieme le prossime azioni e i margini di miglioramento.
  • Focalizzarsi sui comportamenti, non sulla persona: il feedback deve commentare la qualità di un compito, di un progetto, non di chi lo ha svolto.

Come, invece, ricevere un feedback in modo efficace?

  • Fare domande: se qualcosa non è chiaro, se ci sono dubbi, è fondamentale esprimerli per creare una comunicazione bidirezionale.
  • Non interpretare il feedback come un’azione di comando o di critica personale: l’altra persona non sta giudicando.
  • Agire: è importante gestire le opinioni ricevute per utilizzarle al meglio nel lavoro, senza limitarsi a riceverle passivamente.

Promuovere una cultura del feedback in azienda aumenta la produttività e la competitività aziendale; le persone sono più motivate, gratificate, sicure e protagoniste del proprio lavoro. Va creato ed alimentato un approccio di continuous feedback: quest’ultimo si pone come un ponte tra passato e futuro ed è qui che diventa cruciale il ruolo della Direzione HR.

3 passi per promuovere una cultura di feedback

  • Istituire un clima di fiducia e creare una comprensione condivisa di che cosa sia il feedback e quale sia il suo scopo.
  • Fare formazione: è necessario creare un percorso di supporto all’adozione graduale della cultura del feedback continuativo per tutto il personale, con particolare attenzione ai Manager che devono imparare a dare e ricevere feedback.
  • Proporre nuovi strumenti digitali che possano favorire davvero l’adozione di un approccio di continuous feedback: si stanno diffondendo anche alcune tipologie di app che possono essere utilizzate come strumento di supporto.

Un feedback costruttivo, dunque, è orientato al futuro: cosa aspetti a coglierne le opportunità?
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