La creatività ed il coaching

La parola creatività è la capacità di creare con l’intelletto, con la fantasia, di immaginare e di trasformare l’immaginazione in realtà.

Molti studiosi hanno analizzato il processo creativo, tra cui Graham Wallas che nel 1926 lo divise in 4 momenti:

  • Preparazione: le informazioni vengono raccolte, i dati organizzati per definire il problema a cui si deve trovare una soluzione.
  • Incubazione: i dati vengono elaborati alla ricerca di un nuovo ordine che produca un nuovo senso
  • Illuminazione: è il momento dell’insight, dell’intuizione, della soluzione differente da tutte quelle prese in considerazione fino a quel momento.  
  • Verifica: si verifica appunto la sua consistenza, mettendo alla prova l’idea, confrontandola con la realtà e sistemandola affinché funzioni.

Considerando il processo creativo secondo questa definizione troviamo molte analogie con ciò che avviene in una sessione di coaching: si raccolgono informazioni e fatti; si creano associazioni, intuizioni e idee che vengono poi valutate e messe in pratica. Di fatto, il coaching è un processo creativo: rende disponibili per il coachee possibilità nuove e inusuali, pone le condizioni per cui egli possa accedere alla propria capacità creativa sentendosi capace e supportato nel farlo.

La creatività, nella partnership coach-coachee, facilita la capacità di scelta del coachee e il suo passaggio da una dimensione reattiva (rispondo a ciò che mi sta succedendo) ad una dimensione creativa e proattiva (trovo soluzioni e risorse per rispondere).

Una sessione di Coaching è un viaggio che trova energia da elementi analitici, concreti, ma anche da elaborazioni visive, immagini, interpretazioni emotive.

Il Coachee esce dagli schemi, esplora nuove prospettive, allarga il suo sguardo, abbandona vecchie routine e cerca di arrivare ad un piano di azione nuovo ed efficace. Il coach con le sue domande, i suoi strumenti (metafore, mappe, disegni, scrittura) facilita una visione globale, apre il coachee a nuove prospettive capaci di far maturare la sua consapevolezza rispetto a sé stesso e al proprio problema, per risolverlo in maniera creativa.

Come la creatività sviluppata dal coaching è utile in azienda:

  • La cultura in cui viviamo non accetta l’errore, lo considera un disonore, un fallimento e ne consegue che tutti cercano di non sbagliare, evitano strade nuove preferendo ripetere sempre la stessa routine pur di non incorrere nell’errore. Il livello di innovazione è ridotto al minimo, proprio quando l’azienda chiede invece alle sue risorse di essere proattive, innovative, rivoluzionarie: un vero paradosso! In un percorso di coaching si attiva una relazione paritaria, non si basa il rapporto sul giudizio e ciò favorisce lo spirito creativo. Vi è libertà di sbagliare, di dire cose inutili, di tentare, provare. Il coachee avrà tra le sue mani un’opportunità creativa di valore inestimabile.
  • Molte volte nella vita di tutti i giorni, sia personale che lavorativa, non riusciamo a capire quanto siamo in grado di fare in autonomia, quanto siamo capaci, forti e in gamba.
    Manager e colleghi, con la loro premura o ansia, a volte ci facilitano il cammino facendoci sentire, inconsapevolmente, non abbastanza bravi per fare le cose da soli.
    Il coach invece basa il suo rapporto con il coachee proprio sull’empowerment, scollegando la sua figura da modelli genitoriali o di guida: deve rinunciare a sentirsi utile, al suo bisogno di soddisfazione ma deve lavorare affinché il suo coachee diventi sempre più consapevole, giorno dopo giorno possa sentirsi in grado di farcela da solo, senza il suo aiuto e la sua presenza.
  • Le intuizioni, le idee più geniali rimangono nel nostro cassetto dei sogni se non si trasformano in fatti. Il coaching permette questo passaggio stimolando, supportando il coachee attraverso la definizione di un piano d’azione che permetterà agli obiettivi di diventare realtà.

La creatività è portatrice di benessere, di autostima, di innovazione, di soddisfazione e il coaching è uno tra gli strumenti creativi più potenti.

La creatività è un’abilità che si può acquisire e allenare e il coaching è la perfetta palestra per il suo raggiungimento. Ti va di saperne di più?
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