L’ecosostenibilità delle criptovalute

Ormai sentir parlare di criptovalute non è più una novità: negli ultimi anni queste si sono inserite sempre di più nella vita quotidiana delle persone, ritagliandosi uno spazio tutto loro.

Per questo diventa importante considerare l’impatto ambientale che possono avere in questi anni decisivi per l’ecosostenibilità.

Le criptovalute sono infatti create mediante il mining, un processo che mira ad “estrarre” la criptovaluta, e dunque a creare nuove unità di quest’ultima, nello specifico sfruttando la potenza di calcolo dei computer.

Tale sistema si basa sulla tecnologia blockchain, che registra tutte le transazioni eseguite: per aggiungere una transazione a tale “registro” virtuale, è necessaria una lunga e complessa serie di calcoli. Si tratta del sistema di mining “Proof-of-Work” (PoW), che consiste, in estrema sintesi, in un protocollo di validazione delle transazioni su blockchain basato sulla risoluzione di complessi algoritmi matematici che premia coloro che riescono a risolverli.

Nel suo report del 2018, il Cambridge Center for Alternative Finance dell’omonima università inglese, riporta che l’attività di mining PoW può essere qualificata come ad alta intensità energetica, poiché richiede un enorme sforzo computazionale, e dunque un notevole consumo energetico.

A titolo esemplificativo, basti pensare che i sei principali sistemi di criptovalute hanno da soli consumi energetici pari a quelli del Belgio.

Come fare quindi per limitare il loro impatto ambientale?

Ecco che nascono le Green Crypto.

Cosa sono le Green Crypto?
Le green crypto sono una nuova categoria di criptovalute che si concentra sulla sostenibilità ambientale e sull’efficienza energetica.

Una criptovaluta può definirsi green quando si verifica una riduzione nell’uso di energia e nelle emissioni di anidride carbonica emesse per ogni transazione effettuata su tecnologie blockchain.

Vediamo insieme 5 criptovalute sostenibili tra le migliori in circolazione:

  • Ethereum
    Una delle criptovalute più popolari e ampiamente utilizzate al mondo, ha fatto grandi passi avanti nella riduzione del suo impatto ambientale. Grazie alla transizione dalla proof-of-work (PoW) alla proof-of-stake (PoS) che è stata implementata nel 2021, Ethereum ha ridotto notevolmente il consumo energetico necessario per mantenere la sicurezza della rete. Invece di dover risolvere complessi problemi matematici per verificare le transazioni, come avviene con la PoW, la PoS richiede ai partecipanti di bloccare un certo numero di monete Ethereum come garanzia, dimostrando così il loro impegno nella sicurezza della rete. Questo processo richiede una quantità significativamente inferiore di energia, e può quindi ridurre notevolmente l’impatto ambientale dell’utilizzo di Ethereum.
  • Cardano
    Una moneta relativamente nuova, progettata per essere altamente scalabile, veloce e con un impatto ambientale ridotto rispetto ad altre criptovalute. Utilizza un protocollo proof-of-stake altamente efficiente e sta lavorando su un progetto di carbon offset per compensare le emissioni di CO2 generate dal mining della criptovaluta. Il progetto prevede di investire i profitti del mining in programmi di riforestazione e di energia rinnovabile, al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale della criptovaluta.
  • Solana
    La piattaforma di Solana utilizza un algoritmo di consenso proof-of-history (PoH), che richiede una quantità significativamente inferiore di energia rispetto alle soluzioni PoW. Inoltre, Solana è stata progettata per essere altamente efficiente dal punto di vista energetico, il che significa che può funzionare su hardware meno costoso e quindi utilizzare meno energia.
  • Tezos
    Tezos è una criptovaluta che si concentra sulla governance decentralizzata e sulla sicurezza, ma anche sulla sostenibilità ambientale. La piattaforma di Tezos utilizza un algoritmo di consenso proof-of-stake (PoS) ed ha annunciato una partnership con la società di energia rinnovabile Chia Network, al fine di sviluppare un sistema di mining sostenibile.
  • Nano
    Nano utilizza un protocollo block-lattice che richiede una quantità significativamente inferiore di energia rispetto ad altre criptovalute. Inoltre, Nano ha un sistema di consenso delegato, il che significa che gli utenti possono delegare il loro peso decisionale ad altri partecipanti di rete, senza dover utilizzare grandi quantità di energia per il mining.

Grazie alla transizione alla PoS, all’uso di algoritmi di consenso innovativi e alla collaborazione con società di energia rinnovabile, queste criptovalute stanno dimostrando che è possibile utilizzare la tecnologia blockchain in modo sostenibile. Se desideri imparare ad investire per poter poi scegliere le migliori cripto eco-friendly, scegli i nostri corsi in partenza a maggio!

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